Una nuova autorimessa costruita tra (e sopra) le vigne.
Lo stato attuale, il contesto: un terreno con pendenza rilevante parzialmente coltivato a vigneto; non presenta altre costruzioni all’infuori di alcuni edifici residenziali allineati lungo la strada statale.
La proposta di progetto nasce dall’analisi del sedime che, oltre a definirne i limiti fisici dell’intervento, suggerisce l’utilizzo di materiali e tecniche strettamente agricole. La necessità di utilizzare la strada privata esistente, ha suggerito di proporre un volume autonomo inserito e possibilmente mimetizzato nel territorio agricolo.
E’ definibile come un piccolo involucro in calcestruzzo armato a protezione di un volume in legno, aggettante sopra il vigneto e parzialmente coperto dalla strada di accesso. La scelta di proporre un volume in aggetto, permette di contenere l’altezza massima delle murature a valle, rimanendo entro i limiti di una misura accettabile e non troppo impattante con il delicato contesto agricolo.
La facciata verso valle e quella di accesso sono alleggerite dal rivestimento orizzontale con cantinelle da pergola (sezione da 7×5 cm) in legno di larice naturale non trattato, posate in opera in maniera alternata e dalla vetrata che occupa circa metà del prospetto nord/est. Quest’ultima è realizzata con un semplice profilo in acciaio tipo cor-ten e divisa proporzionalmente in quattro specchi. Il vetro sarà leggermente riflettente permettendo una parziale specchiatura del vigneto ed una protezione dal riscaldamento solare estivo. Il portone di accesso riprende nel materiale e nelle geometrie il rivestimento in larice e sarà quindi mimetizzato nella facciata.
Le pareti esterne dell’involucro sono in calcestruzzo “a vista”, cercando di imitare la plasticità e la rugosità della corteccia delle piante. Prima del getto, nell’impasto del calcestruzzo saranno aggiunti dei pigmenti per ottenere una colorazione il più simile possibile alla terra locale.