brocche: seduti…in riva al lago di Ledro
Le forme delle brocche un tempo prodotte in valle di Ledro, generano l’aspetto e lo stile delle proposte di concorso: proposte, in quanto non si vuole presentare un unico oggetto, ma una modalità di realizzazione, una sorta di marchio o forse meglio, uno stile.
Brocche ispiratrici di sagome sinuose (tav. 01) che diventano a loro volta una serie di sedute create rigorosamente da artigiani del posto. La materia prima utilizzata è il legno di abete, adatto a realizzare sia le gambe, sia la seduta; gambe che riprendono la forma della punta delle brocche, ognuna lavorata “a mano” con spigoli smussati non a colpi di martello, ma di pialletto, conferendo ad ogni pezzo un carattere di singolarità ed unicità. Lo spigolo esterno delle gambe potrà essere decorato con una serie di brocche, un richiamo all’utilizzo sui bordi della suola degli scarponi (tav. 02). la stessa caratteristica costruttiva delle gambe è prevista anche per la scocca della seduta che, tenendo ferma la posizione dell’ancoraggio delle gambe e del rivestimento, potrà essere sagomata diversamente di volta in volta (tav. 02). Le gambe sono ancorate alla scocca della seduta mediante bulloni seminascosti, permettendo così un facile auto-montaggio. Come opzione è possibile aggiungere allo sgabello, uno schienale in tessuto o in similpelle con struttura in alluminio o in legno; il colore del rivestimento vuole riprende quello del lago di Ledro (tav. 01).
Una filiera corta di produzione: il tutto potrà essere costruito in Valle, dalle abili mani di artigiani.
E’ possibile inoltre variare il materiale da costruzione, utilizzando al posto del legno il policarbonato trasparente: in questo caso non sarà probabilmente possibile realizzare tutto in loco (tav. 03).
Le sedute diventano oggetto di marketing territoriale: tutti i pezzi smontati potranno essere posti in un contenitore possibilmente in legno che diventa a sua volta un ricordo della Valle (tav. 03).