allestimento: concorso ADI

dettaglio punto informazioniProgetto di concorso per l’allestimento del Premio Compasso d’Oro ADI …Un involucro che prende forma e si tras-forma in una sequenza di rampe aperte o chiuse e piani intermedi; che esce inglobando parte della galleria centrale mostrando la sua compattezza e portando fuori alcuni elementi espositivi in un dialogo aperto e fortemente dinamico tra interno ed esterno, tra pieno e vuoto, tra buio e luce. In questo modo il materiale disponibile diventa attore principale in grado di captare l’attenzione dei passanti nella galleria. Le rampe parte di questo involucro hanno una pendenza del 5%, garantendo la fruibilità anche alle persone diversamente abili. La scelta del legno come materia prima dell’involucro è un forte richiamo a quello che, con ogni probabilità, è stato il materiale usato dai primi uomini per realizzare i propri arnesi e strumenti. Un materiale vivo, come il design è o dovrebbe sempre essere. I ballatoi sono realizzati con mensole in acciaio rivestite in legno, ancorate alla parte strutturale delle murature esistenti e preventivamente rinforzate…

All’ingresso è posizionato un altro blocco composto da un bancone semitrasparente dove sono ospitati la biglietteria, il punto informazioni e il guardaroba; dietro il guardaroba due servizi igienici e in diretta relazione con lo spazio espositivo la scala e l’ascensore ideati come conclusione dell’intero allestimento, ma anche come necessaria uscita di sicurezza del primo piano. L’altra uscita di sicurezza è posta sul lato opposto e prevede l’utilizzo del vano scala esistente oltre al montacarichi per il trasporto dei materiali.”

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brocche – seduti in riva al lago di Ledro

brocche analisi

brocche analisibrocche in legnobrocche policarbonatobrocche: seduti…in riva al lago di Ledro

Le forme delle brocche un tempo prodotte in valle di Ledro, generano l’aspetto e lo stile delle proposte di concorso: proposte, in quanto non si vuole presentare un unico oggetto, ma una modalità di realizzazione, una sorta di marchio o forse meglio, uno stile.

Brocche ispiratrici di sagome sinuose (tav. 01) che diventano a loro volta una serie di sedute create rigorosamente da artigiani del posto. La materia prima utilizzata è il legno di abete, adatto a realizzare sia le gambe, sia la seduta; gambe che riprendono la forma della punta delle brocche, ognuna lavorata “a mano” con spigoli smussati non a colpi di martello, ma di pialletto, conferendo ad ogni pezzo un carattere di singolarità ed unicità. Lo spigolo esterno delle gambe potrà essere decorato con una serie di brocche, un richiamo all’utilizzo sui bordi della suola degli scarponi (tav. 02). la stessa caratteristica costruttiva delle gambe è prevista anche per la scocca della seduta che, tenendo ferma la posizione dell’ancoraggio delle gambe e del rivestimento, potrà essere sagomata diversamente di volta in volta (tav. 02). Le gambe sono ancorate alla scocca della seduta mediante bulloni seminascosti, permettendo così un facile auto-montaggio. Come opzione è possibile aggiungere allo sgabello, uno schienale in tessuto o in similpelle con struttura in alluminio o in legno; il colore del rivestimento vuole riprende quello del lago di Ledro (tav. 01).

Una filiera corta di produzione: il tutto potrà essere costruito in Valle, dalle abili mani di artigiani.

E’ possibile inoltre variare il materiale da costruzione, utilizzando al posto del legno il policarbonato trasparente: in questo caso non sarà probabilmente possibile realizzare tutto in loco (tav. 03).

Le sedute diventano oggetto di marketing territoriale: tutti i pezzi smontati potranno essere posti in un contenitore possibilmente in legno che diventa a sua volta un ricordo della Valle (tav. 03).

 

Malga Fosse

progettto in collaborazione con arch. Gianpaolo Calliari

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliari
progetto realizzato in collaborazione conArch. Gianpaolo Calliari

Nel percorso di avvicinamento al progetto sono stati riconosciuti alcuni temi di particolare interesse che hanno guidato le scelte sia formali sia costruttive. Si è voluta privilegiare la riconoscibilità del nuovo edificio come struttura destinata alla ristorazione e all’ospitalità che sia la sintesi tra le necessità di un contesto dai caratteri straordinari e le aspettative della committenza che intende rinnovare l’attività ormai dimessa. Il contesto è qui inteso non solo nella sua fisicità, comunque imponente, ma anche come insieme di valori che appartengono alla tradizione da riconoscere e reinterpretare con un linguaggio contemporaneo. La presenza della malga testimonia la frequentazione di questi luoghi con finalità produttive; l’alpeggio ha modificato e insieme conservato il carattere del paesaggio alpino. La particolare geologia della zona che si manifesta in un paesaggio molto complesso per la presenza per un’estrema varietà di rocce stratificate con andamenti tortuosi alternati da imponenti monoliti e declivi ghiaiosi.

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliariIn questa terra è particolarmente viva la memoria della Grande Guerra ed è depositata sia nell’innumerevole serie di reperti che sono stati ritrovati negli anni e sia nei ruderi delle trincee e delle gallerie che sono state realizzate nel periodo bellico. Sul programma funzionale il progetto interpreta esattamente quanto richiesto dal bando tentando di comporre le singole funzioni in un insieme organico. Il carattere di esclusività (eccellenza) che il bando richiede è contenuto nel progetto come cifra sensoriale ottenuta attraverso una semplicità degli spazi interni, un controllo particolare delle viste verso il paesaggio circostante e l’utilizzo di materiali poveri che si accordano con il carattere del riparo di montagna.      L’edificio è organizzato su due livelli fuori terra e uno interrato: Al piano interrato sono collocati i locali di servizio all’attività principale quali spogliatoi per i lavoratori, la stireria/lavanderia, la cantina e un deposito. Si trovano inoltre la centrale termica e la centrale per il trattamento aria contigue al locale destinato a garage per il carico-scarico ricavato in prossimità dell’ingresso carrabile dal parcheggio esterno. Allo stesso livello (-7.00m) sono presenti anche degli spazi per l’accoglienza degli ospiti che possono accedere alla struttura anche da questo livello attraverso il parcheggio coperto; in particolare l’ingresso, il deposito sci e attrezzature, il blocco dei collegamenti verticali composto da scale e ascensore e la sala degustazione pensata come luogo di accoglienza e ritrovo. La dotazione di parcheggi per l’attività è assolta dal parcheggio esterno coperto collocato a ovest dell’edificio a quota -7.00m. Sono quindici posti auto accessibili dal percorso carrabile che collega la strada statale con l’interrato dell’edificio; percorso utilizzabile sia dagli ospiti della struttura che dal personale che dai mezzi per il carico e scarico.  Al piano terra (quota -4.00m) sono collocate le funzioni legate all’ospitalità quali il bar e il ristorante entrambi collegati alla cucina. L’ingresso principale avviene dal lato ovest in corrispondenza del bar e un accesso secondario è collocato sul fronte sud in corrispondenza della separazione tra bar e sala ristorante. L’ingresso di servizio per il gestore e i lavoratori si trova sul lato nord dell’edificio. In posizione centrale si trovano il blocco scale-ascensore e i bagni per il pubblico raggiungibili dal disimpegno. La cucina e il bar sono collegati con i locali di sevizio dell’interrato attraverso la scala situata in zona nord e accessibile solo dal personale. In corrispondenza della sala ristorante, all’esterno verso sud, è prevista una ampia zona pavimentata che può essere utilizzata sia dal bar che dal ristorante come superficie aggiuntiva all’aperto. Al piano primo (quota -4.00m) si trovano le sei stanze da letto con bagno e balcone che si affacciano sui lati est e sud dell’edificio e distribuite dal corridoio centrale al quale si accede attraverso le scale e l’ascensore che collegano con il piano terra e interrato. Nella zona nord dello stesso piano sono presenti due stanze per il personale con un bagno comune e mentre tutto la parte ovest del piano è occupata dall’appartamento del gestore. L’alloggio è composto da cucina-soggiorno, una stanza da letto matrimoniale, una stanza singola e il bagno accessibile dal disimpegno.

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliariLa tecnologia da impiegare nella costruzione è legata alla scelta di perseguire il concetto di durabilità della costruzione che diventa un tema di particolare rilievo in questo contesto e per la tipologia funzionale a cui il manufatto è destinato. Il piano interrato è realizzato con murature perimetrali, muro di spina e strutture portanti verticali in calcestruzzo armato mentre le tramezze interne saranno in blocchi intonacati. Per il solaio del piano terra è prevista la realizzazione di una soletta piena in calcestruzzo armato. Tutte le pareti perimetrali dei piani terra e primo saranno realizzate in calcestruzzo armato con rivestimento esterno a cappotto mentre internamente è previsto il rivestimento con lastre di cartongesso con intercapedine idonea al passaggio degli impianti. Il muro di spina avrà un’anima strutturale in calcestruzzo e rivestito superficialmente con pietra di porfido a spacco. Per quanto riguarda il solaio del piano primo sarà realizzato con la tipologia del solaio misto legno-calcestruzzo e quindi composto da orditura lignea con sovrapposta soletta collaborante. La copertura sarà realizzata interamente in legno lamellare, idoneo pacchetto isolante e manto in lamiera tipo Cor-ten. Le tramezzature interne sono previste in tavolati di gesso rivestito a doppia lastra su struttura metallica e materassino isolante interstiziale mentre le pareti perimetrali saranno formate da intercapedine per l’alloggiamento degli impianti e finite con lastre singole di gesso rivestito. Per i materiali di finitura si prevede l’impiego del porfido nel rivestimento del muro di spina su tutte le parti a vista dai locali destinati al pubblico sia al piano interrato sia ai piani terra e primo. I pavimenti del piano interrato e piano terra saranno realizzati in battuto di cemento mentre per il piano primo si prevede l’utilizzo di tavole in legno di larice posate a correre. Nei bagni e nella cucina si prevede il trattamento delle superfici con smalto impermeabile in modo da rendere le superfici verticali impermeabili e lavabili. I serramenti esterni saranno in legno di larice naturale accoppiati con acciaio Cor-ten e nelle stanze da letto saranno istallati dispositivi di oscuramento interni. Relativamente alle particolari soluzioni adottate si evidenzia l’utilizzo di alcuni dispositivi architettonici ritenuti necessari a sottolineare i punti significativi dell’edificio e altre soluzioni di impianto che mettono in relazione l’edificio con il suo intorno. In particolare i balconi esterni delle stanze da letto destinate agli ospiti saranno formati da manufatti in lamiera tipo Cor-ten sagomata, fissati alla muratura perimetrale e progettati in modo da inquadrare porzioni di paesaggio nella relazione interno-esterno. La bussola di ingresso posta in corrispondenza dell’entrata principale sul prospetto ovest sarà realizzata anch’essa con profili e lamiera tipo Cor-ten con una forma particolare che ingloba anche il muro in pietra che accompagna l’avvicinamento dell’ospite fin dall’inizio del percorso pedonale. Si propone l’utilizzo della lamiera anche negli arredi fissi presenti nel bar e nella sala ristorante in tutte le parti prossime al muro rivestito in pietra per sottolineare la scelta di essenzialità e rivalutare la forza dei materiali che derivano dalla roccia stessa che si calpesta e sono trasformati dall’opera dell’uomo. L’estrazione del minerale ferroso in età preromana era una attività presente e documentata sulle vicine montagne del Lagorai. La continuità del locale bar con la sala ristorante sarà interrotta utilizzando una vetrata posta in corrispondenza della doppia altezza che sottolinea l’attacco tra i volumi del blocco est e del blocco ovest. A questo proposito si osserva che la disarticolazione dell’edificio in due distinti corpi deriva dalla scelta di assecondare due allineamenti ritenuti importanti: l’allineamento del volume ovest (bar e alloggio) con il sedime della malga in modo da stabilire con essa una relazione almeno visiva; l’allineamento del volume a est con la linea di migliore esposizione al sole per massimizzare l’apporto di energia che da esso deriva. In merito alla scelta di realizzare un parcheggio esterno parzialmente coperto, si è ritenuto necessario ricavare uno spazio dedicato agli automezzi che fosse facilmente accessibile da tutti (quasi in piano dalla strada) e insieme consentisse di togliere il più possibile dalla vista i veicoli in sosta (anche quelli non legati all’attività in oggetto). La scelta di realizzare un progetto intorno al tema del muro/trincea ha suggerito di utilizzare un muro a secco particolarmente imponente nel percorso di avvicinamento all’edificio che si trasforma poi in struttura portante dell’edificio stesso. L’accostamento del muro con il vuoto sul parcheggio si ritiene possa determinare un segno leggibile anche a distanza e rendere più riconoscibile il manufatto. La riconoscibilità è anche garantita dalla forma delle coperture che, pur essendo impostate su una tipologia tradizionale si propone di interpretarla con geometrie non convenzionali. Per questo si ritiene che il progetto sia una soluzione che da una parte ricerca l’originalità e l’innovazione della forma, dall’altra rispetta la necessità forte di radicamento della forma nel particolare contesto di pregio paesaggistico.   La progettazione degli impianti è caratterizzata da alcuni principi guida e sono la elevata affidabilità, la manutentabilità, la selettività dell’impianto, la sicurezza, la efficienza massima e l’elevato grado di comfort. Per il riscaldamento degli ambienti si prevede l’utilizzo di un sistema misto costituito da pannelli radianti a pavimento integrati da un impianto di trattamento e condizionamento di aria primaria per ottenere un giusto equilibrio tra comfort interno e risparmio energetico. La centrale termica sarà alimentata a pellets mentre per la produzione dell’acqua calda sanitaria e come integrazione del circuito di riscaldamento è previsto l’impiego dell’energia solare termica attraverso l’uso di collettori solari posti in copertura. Allo stesso modo si prevede l’istallazione di pannelli fotovoltaici in copertura per la produzione di energia elettrica. L’impianto elettrico prevede un sistema illuminante a basso consumo, privilegiando luci a led e comunque a bassissimo consumo. L’approvvigionamento idrico è garantito dalla rete esistente. Per lo smaltimento delle acque reflue si prevede l’istallazione di una vasca a tenuta tipo Imhoff, opportunamente dimensionata ed adeguata alle esigenze dell’attività. Le acque meteoriche captate dalla copertura e dalle superfici impermeabili esterne saranno raccolte e successivamente disperse nel terreno con sistema idoneo

 

Concorso Sappada

sappada progetto concorso idee sergio paolazzi architettoHo partecipato al concorso di idee per il centro polifunzionale di Sappada. I concorsi di idee sono un’ottima occasione di confronto e crescita, che aiutano a ragionare sia sul futuro dell’architettura, sia sulle molteplici possibilità che ogni paesaggio offre come spunto di riflessione/progettazione. Per un buon progetto però serve anche del tempo per riflettere, del tempo per confrontarsi magari con altri progettisti e il giusto tempo per elaborare e rappresentare al meglio quanto si ha in testa!

Analisi del sito
Il sito di progetto è attualmente occupato da un edificio che ospita la scuola materna ed altri servizi rivolti al pubblico; tale edificio dovrà essere demolito. Il giardino della scuola è caratterizzato dalla presenza di alcuni abeti adulti e ben radicati, contenuto in un perimetro murario che presenta segni di degrado. A nord dell’edificio esistente una rampa contenuta da un muro è coperto da abeti e larici, mentre la rampa ad est è piantumata con diverse specie arboree, arbustive e cedue.
I lati sud ed ovest del sito sono limitati da strade di accesso al paese ed all’attuale edificio.
Altra caratteristica del sito è sicuramente l’esposizione rispetto al sole e l’assenza di elementi impattanti o di forte impatto ambientale nei dintorni. Si gode, infatti, di un notevole panorama sui monti circostanti, oltre a beneficiare per buona parte della giornata dell’illuminazione diretta del sole anche nel periodo invernale. Quest’ultima considerazione riveste particolare importanza visto che la quota altimetrica del sito è 1250 mslm.
Nelle immediate vicinanze troviamo la presenza di alcuni edifici tradizionali di notevole valore architettonico, caratterizzati come la maggior parte degli edifici alpini, da una costruzione in pietra e legno su due livelli. Al primo livello in pietra locale e calce si appoggia un piano costruito in legno e coperto con tetto a due falde; quest’ultimo è appoggiato, adagiato, sui setti perimetrali in pietra legati a calce.
Nei tamponamenti lignei perimetrali e sui ballatoi, si scorgono semplici ma eleganti intagli.
Questo tipo di costruzioni, pur presentando superfetazioni o interventi non sempre condivisibili, sono state prese come spunto di progetto ed elaborazione della proposta concorsuale.

Progetto
La proposta progettuale nasce dall’idea di intervenire sul sito in maniera non troppo invasiva, mantenendo o riprendendo alcuni elementi naturali e artificiali esistenti.
La possibilità di accesso a più livelli dovuta alla pendenza del lotto, è stata sfruttata per diversificare nettamente le varie funzioni richieste dal bando, con tre livelli di accesso ai vari piani edificati. Si è pensato di mantenere il giardino e gli abeti presenti nella parte sud/ovest, mantenendo quell’idea di integrazione e continuità con il bosco soprastante. Gli abeti garantiscono adeguata e piacevole ombreggiatura durante i mesi più caldi; nel periodo invernale invece garantiscono un filtro ai radenti raggi solari.

Primo livello: autorimessa e 118
L’accesso all’autorimessa è posto a lato della strada comunale Palù Milpa, a confine con il verde privato di pertinenza dell’edificio di abitazione esistente. Una pensilina triangolare ed inclinata copre lo spazio d’ingresso al parcheggio ed alle sale dedicate al servizio 118.
Si prevede la realizzazione di 27 posti auto disposti su un piano quasi completamente interrato. La posizione sud del piano è occupata dallo spazio destinato al servizio 118, con relativa sala, servizio igienico, spogliatoio, locali tecnici destinati alla gestione del centro polifunzionale e autorimessa. La sala è caratterizzata da un ampia vetrata garantendo una illuminazione naturale ottimale; per l’adeguata salubrità dei locali, le murature contro terra prevedono una intercapedine areata. Tutta la parte destinata al servizio 118 ha un’altezza leggermente maggiore rispetto all’autorimessa, anche per consentire un facile accesso all’autoambulanza.
Sul lato opposto e quindi a nord, è collocato il vano ascensore e la scala interna che conducono ai livelli soprastanti.

Secondo livello: centro diurno anziani
Il centro diurno è pensato come un luogo di aggregazione aperto al pubblico e non destinato solamente a fruitori anziani. L’accesso al piano è posto completamente a sud e sempre a lato della strada comunale Palù Milpa; una piazzetta pavimentata di circa 150 metri quadrati permette un comodo accesso ai locali interni, il parcheggio dei mezzi destinati ai diversamente abili e carico/scarico e l’accesso al soprastante giardino tramite una scala esterna.
L’ingresso è evidenziato dalla rotazione del muro in pietra che indica la porta di accesso;  un atrio alla stessa quota della piazzetta esterna conduce agli scalini e alla rampa di collegamento con gli spazi interni. A lato dell’ingresso una sala polivalente gradinata con 100 posti a sedere, da utilizzare anche per iniziative esterne è pensata come elemento filtro tra le attività interne del centro diurno e altre proposte destinate alla collettività.
Dalla sala, verso nord, troviamo la zona bar/relax illuminata da ampie vetrate e due corsie di gioco destinate alle bocce. Tutto questo spazio è a doppia altezza, sia per garantire un corretto gioco delle bocce, sia per dare maggiore ariosità e vivibilità agli spazi creati.
La scelta di realizzare due campi anziché uno è motivata dal fatto di poter proporre anche piccoli tornei, permettendo di gestire il tutto in tempi ragionevoli. La parte posta a nord di tutto il piano è occupata dai servizi igienici, uno spogliatoio/primo soccorso, un magazzino/deposito per le varie attività connesse al centro diurno e gli accessi agli altri livelli. Tramite il vano scale o l’ascensore è possibile accedere a dei luoghi filtro e quindi agli altri livelli. Una scala a ridosso della parete ovest conduce ad un livello intermedio (soppalco) destinato a locale video con relativo servizio igienico. Un taglio nel solaio permette una piacevole illuminazione naturale indiretta.
La flessibilità di questo spazio e la possibilità di un accesso indipendente, permette anche altri tipi di utilizzo, non necessariamente collegati all’attività del centro diurno.

Terzo livello: scuola materna e giardino
La scuola materna è concepita come uno spazio flessibile e molto luminoso, dove poter praticare tutte le attività previste per la formazione dei bambini in condizioni ottimali.
L’ingresso principale è sul lato nord: si accede direttamente dall’esterno o dall’atrio dei percorsi verticali interni. L’ingresso è lo spazio filtro tra interno ed esterno, fungendo anche da sala attesa per eventuali ospiti esterni.
Al centro del piano la sala polifunzionale a doppia altezza, dove possibile svolgere numerose attività ed accogliere, per esempio, i genitori dei bambini in occasione di feste o incontri aperti. L’illuminazione di questo spazio è garantito dalla vetrata posta a sud e da alcuni lucernari sulla copertura lignea. Questa sala è limitata a nord dalla muratura dei collegamenti verticali, ad est da una parete filtro con un corridoio ed a ovest dal muro divisorio della cucina e refettorio.
La cucina ha un accesso indipendente dalla strada esterna, agevolando in tal modo il carico e scarico di materiale; ma si evita così anche di interferire con le attività scolastiche concedendo un utilizzo autonomo anche a servizio delle altre attività interne alla struttura polifunzionale.  Ad uso esclusivo dei dipendenti della cucina un servizio igienico ed un magazzino deposito. Un montavivande collega la cucina con i due piani limitrofi.
Il refettorio con accesso dalla sala centrale, è a diretto contatto con la cucina, seppur diviso da una parete vetrata semitrasparente; un ampia vetrata si affaccia direttamente sul giardino. Sull’altro lato della sala centrale, dal corridoio si accede allo spogliatoio e servizi igienici dei bambini, alla sala insegnanti con annesso spogliatoio e servizio, alle due stanze dormitorio e alle due aule. Le aule sono collegate direttamente con la sala centrale polivalente e divise tra loro da una parete mobile permettendone una maggiore flessibilità. Come il refettorio anche le due aule hanno vista ed accesso diretto sul giardino.
Il giardino è pensato anch’esso come uno spazio flessibile, raggiungibile sia dall’interno della scuola materna, sia dal livello sottostante tramite la scala. Si presume che particolarmente nei periodi di chiusura della scuola, possa essere utilizzato anche come spazio pubblico o per le attività connesse alla struttura progettata. La parte ovest ed alla stessa quota degli spazi coperti è utilizzabile anche come orto didattico, almeno nei mesi più caldi.
Sul lato est, nel portico, è stata proposta una piccola gradinata dove potersi sedere ad assistere a piccole manifestazioni o lezioni all’aperto. La volontà di mantenere alcuni degli abeti esistenti, costringe a gradinare il giardino/parco, creando alcuni gradini di collegamento tra le due quote ed una comoda rampa.

Quarto livello: stanze e sale
L’accesso a questo livello è posto sul lato nord, a fianco di quello principale della scuola al piano inferiore. Come per l’ingresso al centro diurno, anche qui un muro inclinato indica l’ingresso.
Le due funzioni principali poste su questo piano sono divise dalla doppia altezza della sala polivalente della scuola materna con ingressi comunicanti ma separati.
La parte ovest è occupata dalle due sale polivalenti e dal blocco servizi e deposito. La sala principale ha la parete sud completamente vetrata, pensata come una quinta teatrale con vista sulle montagne prospicienti. L’altra sala ha una vetrata ad ovest con vista sulla valle ed il paese. Le sale hanno in comune una parete mobile, così da poter ottenere uno spazio unico in occasioni particolari quali mostre, seminari, convegni.
il blocco servizi a fianco dell’atrio è in posizione isolata rispetto alle sale e vicino al deposito a servizio delle attività di piano.
Il lato est è interamente occupato dalle dieci stanze con bagno destinate ad ospiti o dipendenti, tutte accessibili da corridoi. La particolarità di ogni stanza è data dall’ampia vetrata che permette oltre ad una illuminazione naturale, anche una piacevole vista sul paesaggio circostante. Il ballatoio esterno è pensato come un prolungamento dello spazio interno, ottenendo una zona coperta, protetta, indipendente ed esclusiva. Come sistema oscurante delle stanze, si propongono delle ante scorrevoli in legno, visibili nei render delle tavole di progetto.
La vetrata, verso l’interno, prevede un piano in legno che diventa seduta, appoggio, balcone per i fiori; posto dove appoggiare la valigia.
È stato creato sempre ad uso delle stanze, anche un angolo relax comune dove accogliere in maniera formale eventuali ospiti. Questo spazio è un volume in legno in aggetto con funzione anche di copertura dello spazio filtro tra la scuola e il parco.

Copertura
la copertura è da intendersi come un elemento ligneo in appoggio sui setti strutturali costruiti in calcestruzzo e pietra correttamente coibentati. L’idea di elemento aereo e appoggiato con leggerezza è potenziata anche dall’inserimento di vetri tra le travi, risultando e marcando la diversità con il resto della costruzione.

Materiali costruttivi
La struttura portante è composta da travi, pilastri e setti in calcestruzzo armato, pietra e legno.
Le murature  in pietra sia interne sia esterne, sono realizzate come murature a sacco (si veda particolare nelle tavole) dove i paramenti esterni in pietra a spacco sono legati e realizzati contemporaneamente al getto di calcestruzzo e lo spazio intercapedine è occupato da isolante termico nelle murature a contatto con l’esterno o parti non riscaldate, oppure vuoto dove non necessita un isolamento termico. Questo vuoto sarà quindi utilizzabile come cavedio per il passaggio delle tubazioni dei vari impianti. Le murature a contatto con gli ambienti freddi prevedono inoltre, in corrispondenza dei telai degli infissi, un taglio termico con pannello rigido isolante.
Il piano a parcheggio è realizzato completamente in calcestruzzo, non necessitando di particolare climatizzazione.
le pareti in legno possono essere anche strutturali e se a contatto con l’esterno sono pareti coibentate.
Le vetrate antisfondamento sono tutte con triplo vetro con telai a taglio termico in legno e alluminio.
le pareti interne quando non realizzate in pietra e calcestruzzo sono previste in legno massiccio nei luoghi pubblici, trattate a cera anche per non utilizzare vernici o prodotti di difficile reversibilità. Tutti i blocchi servizi sono realizzati in pannelli traslucidi e semitrasparenti, pensati come elementi modulari per poter realizzare le pareti e gli accessori in maniera prefabbricata.
Tutte le pavimentazioni interne sono previste in resina; in legno nelle aule della scuola, le stanze degli ospiti, la sala polivalente nel centro anziani ed il soppalco/sala video.

concorso bz

sezione concorso bolzano

concorso idee bolzano architetto sergio paolazzi

PREMESSA
La proposta di progetto per il concorso si basa su due linee guida essenziali: la volontà di realizzare un edificio compatto e che trasmetta l’idea di solidità; l’idea di non realizzare una serie di uffici tutti uguali, ma caratterizzati da una diversità dell’elemento luce naturale  (finestra – vetrata).
DESCRIZIONE
la nuova costruzione, nel rispetto del bando, prevede l’allineamento con gli edifici esistenti lungo Via Renon con l’eccezione di un aggetto, libera interpretazione del tradizionale Erker.
La geometria complessiva di tutta la costruzione si basa su un modulo di base rappresentato da un quadrato di 330 cm che scandisce la distribuzione in orizzontale ed in verticale.
L’accesso delle biciclette, moto e macchine è posto sul lato sud/ovest, in posizione quasi nascosta dal basamento inclinato a confine con Via Renon. Tale accesso è affiancato da un vano coperto dove è posizionato un montacarichi per le biciclette, collegato con il relativo parcheggio interrato.  A fianco dell’accesso riservato ai veicoli, trova posto la centrale termica, dotata del necessario sistema di ventilazione naturale.
L’ingresso pedonale è rialzato rispetto al suolo come tutti gli edifici rappresentativi della Via ed è caratterizzato da un portico con due elementi di connessione al marciapiede: una rampa ed una scala.  Il portico è lo spazio coperto/aperto filtro tra il dentro/ fuori e sorta di prolungamento dell’atrio.
L’ingresso è caratterizzato da una vetrata che vuole simboleggiare la trasparenza della pubblica amministrazione oltre a dare la sensazione -una volta entrati- di una maggiore spaziosità dell’atrio. Dall’ingresso è quindi immediatamente percepibile l’ufficio dell’usciere sul lato destro mentre a sinistra il muro esterno si protrae all’interno dando forma e dimensione alla sala riunioni. Il sistema dei collegamenti verticali composto da due ascensori e da una scala, è centrale rispetto all’ingresso e quindi immediatamente percepibile da parte degli utenti. Un altro collegamento ad uso interno e pensato come scala di sicurezza per tutti i piani, è posizionato sul lato sud/est con uscita su  Via  Renon.
Di fronte all’ufficio dell’usciere è stata posizionata la sala dedicata ai bambini, completamente vetrata anche nella parte a ridosso del piano rialzato, permettendo così un controllo totale sia da parte dell’usciere, sia da parte dei genitori/accompagnatori nello spazio di attesa del piano rialzato.
Sempre su questo piano si trova la sala esami e la sala riunioni annessa e separata da una parete mobile. A fianco della sala riunioni è stato posizionato l’archivio, mentre gli spazi accessori richiesti si trovano a lato dell’ufficio dell’usciere. I servizi igienici destinati al pubblico sono stati collocati al piano rialzato in prossimità della zona attesa dell’ufficio informazioni. Sempre al piano rialzato una loggia illumina naturalmente la zona di attesa (senza affaccio nel rispetto delle distanze previste dal Codice Civile).
L’altezza di tutto il piano d’ingresso è di 346 cm, dando maggiore respirabilità ed ariosità rispetto ai piani superiori con un’altezza di 280 cm..
La distribuzione degli uffici ai vari piani rispetta quelle che sono le richieste del bando, sistemando ogni Ufficio sullo stesso piano mentre alcuni uffici dei direttori e rispettiva segreteria sono stati posizionati ai piani intermedi. Questi ultimi sono occupati anche dai servizi igienici e dagli archivi che sono quindi raccordati ai rispettivi uffici tramite una rampa di scale ed i due ascensori.
L’ufficio base è un elemento modulare di 253 x 555 cm per un totale di14 metri quadrati; permette quindi un’ottima flessibilità nel caso si vogliano realizzare uffici di dimensione maggiore. Tutti gli uffici sono caratterizzati da ampie finestrature che hanno superfici vetrate di varie geometrie. Infatti, partendo sempre da un elemento quadrato, la forma finale può variare; questa scelta non è solo stilistica, ma anche funzionale in quanto l’elemento finestra negli uffici pubblici come in quelli privati, è sempre caratterizzato da una personalizzazione contraddistinta. L’idea è quindi che, realizzato l’edificio, i dipendenti poi possano scegliersi l’ufficio in base alle proprie esigenze di luce. Tutti i serramenti prevedono un’apertura -in sicurezza- per il ricambio naturale dell’aria.
Al primo piano, lato nord/est, è proposta una terrazza praticabile utilizzabile come spazio ricreativo. Tutti gli altri piani hanno sullo stesso lato una piccola loggia, pensata come spazio per i tabagisti.
Alcune aree fotocopie sono state accorpate, proponendone sempre una per piano, indistintamente dal numero di uffici presenti. Questa è una scelta progettuale mirata ad un contenimento dei costi di gestione/manutenzione degli uffici pubblici.
Gli spazi di arrivo e di distribuzione di tutti i piani sono caratterizzati da atri, e a volte sono in comunicazione con i piani limitrofi; sono tutti, pur realizzati su un modulo di base, diversi. Questa diversità è voluta al fine di distinguere un piano dall’altro ed evitare per quanto possibile, una ripetitività.
L’ultimo piano è occupato dalla direzione ripartizione e da una sala riunioni che serve anche gli uffici del piano inferiore. Sempre all’ultimo piano è collocata l’area ricreativa pensata come luogo interamente vetrato ed immerso nel verde. Uno spazio di relax diviso tra parte chiusa e parte aperta e messo in relazione con i relativi servizi igienici ed un cucinino.
I tre livelli interrati sono occupati dagli spazi accessori previsti dal bando; la pianta del primo livello su via Renon è a filo del volume fuori terra, mentre i due livelli sottostanti sono realizzati fino al confine catastale.
TECNOLOGIE
Tra le tecnologie adottate si propone un tetto fotovoltaico ed una serie di pannelli per la produzione dell’acqua calda sanitaria che saranno posizionati sulla parte inclinata della copertura.
Un tetto verde invece, è proposto come copertura dell’area ricreativa, dando una sorta di continuità con il verde sottostante.
Si prevede il recupero delle acque meteoriche gestite tramite vasca e pompe nei piani interrati ed utilizzate per lo sciacquone dei servizi. E’ stata calcolata la possibilità di un recupero di circa 400 mc di acqua piovana determinata dalla piovosità media/annua in città che è di circa 700 mm. L’acqua recuperata copre la maggior parte del fabbisogno idrico per questo servizio.
Sempre la stessa fonte di recupero sarà utilizzata anche per l’irrigazione delle piante dell’area ricreativa. Il sistema di riscaldamento e ricambio d’aria è integrato nel pavimento rialzato, dove trovano alloggio anche tutti gli impianti di rete.
Tutti i sistemi di allaccio e connessione alle reti sono posizionati nelle pareti divisorie e nell’intercapedine del pavimento sopraelevato.
COSTRUZIONE
la costruzione prevede una struttura travi/pilastri/solai in calcestruzzo armato, come per le elevazioni dei piani interrati; i pilastri sono distribuiti lungo le murature perimetrali dell’edificio ed allineati al corridoio di distribuzione interna. La struttura modulare riprende la geometria distributiva degli uffici.
Le pareti esterne sono realizzate in pannelli di calcestruzzo armato ed isolate termicamente ed acusticamente per garantire oltre ad un comfort ottimale, anche un significativo contenimento della spesa energetica. L’elemento in aggetto e tutto il volume corrispondente prevede pareti esterne in legno isolate. La finitura interna delle pareti perimetrali è in pannelli di fibra di legno e resina. Le pareti divisorie di tutti gli uffici modulari sono realizzate in fibra di legno/resina e vetro. L’uso del vetro nelle pareti divisorie degli uffici garantisce l’illuminazione naturale dei percorsi, evitando per quanto possibile l’uso di luce artificiale.sezione concorso bolzano

Solo un’idea…