arredamento di uno studio

libreria il legno laccato e led
Progetto per l’ arredamento di uno studio.

il progetto e la realizzazione dell’arredamento di uno studio a Riva del Garda è composto da una parete attrezzata, una libreria, una cassettiera ed un carrello, tutti in abete spazzolato e laccato bianco.cassettone abete laccato La libreria occupa un’intera parete dello studio ed è illuminata tramite una serie di led nascosti dai profili delle mensole in vetro. Il vetro a sua volta diffonde la luce in maniera uniforme. La parete attrezzata è una linea spezzata appesa al muro, con una base sospesa dal pavimento e chiusa da ante in vetro satinato. I ripiani ed i fianchi di tutti gli arredi realizzati sono strombati, ottenendo così un bordo a vista molto sottile. Le sedie ed i corpi illuminati sono di Kartell, mentre il tavolo centrale è un biscotto antico.

realizzazione a cura di: MADERA idee su misura di Roberto Gasperat (loc. Portegnago -Faver Tn)

 

libreria abete laccato e luci led arredamentovista della libreria con le mensole in vetro satinato retroilluminate dai led.

 

 

 

parete attrezzata in legno di abete laccato arredamentoparticolare: la linea spezzata della parete attrezzatacarrello in abete naturale

 

il carrello in fase di costruzione prima della laccatura

 

 

 

 

 

 

Adolf Loos

campagna val di cembra

Adolf Loos nel 1913 scrisse le sue famose “Regole per costruire in montagna”. Frasi scritte giusto cento anni fa, ma sembrano scritte per…domani.

“Non costruire in modo pittoresco.

Lascia questo effetto ai monti e al sole.

L’uomo che si veste in modo pittoresco non è pittoresco, è un pagliaccio.

Il contadino non si veste in modo pittoresco.

Semplicemente lo è.”

 

Malga Fosse

progettto in collaborazione con arch. Gianpaolo Calliari

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliari
progetto realizzato in collaborazione conArch. Gianpaolo Calliari

Nel percorso di avvicinamento al progetto sono stati riconosciuti alcuni temi di particolare interesse che hanno guidato le scelte sia formali sia costruttive. Si è voluta privilegiare la riconoscibilità del nuovo edificio come struttura destinata alla ristorazione e all’ospitalità che sia la sintesi tra le necessità di un contesto dai caratteri straordinari e le aspettative della committenza che intende rinnovare l’attività ormai dimessa. Il contesto è qui inteso non solo nella sua fisicità, comunque imponente, ma anche come insieme di valori che appartengono alla tradizione da riconoscere e reinterpretare con un linguaggio contemporaneo. La presenza della malga testimonia la frequentazione di questi luoghi con finalità produttive; l’alpeggio ha modificato e insieme conservato il carattere del paesaggio alpino. La particolare geologia della zona che si manifesta in un paesaggio molto complesso per la presenza per un’estrema varietà di rocce stratificate con andamenti tortuosi alternati da imponenti monoliti e declivi ghiaiosi.

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliariIn questa terra è particolarmente viva la memoria della Grande Guerra ed è depositata sia nell’innumerevole serie di reperti che sono stati ritrovati negli anni e sia nei ruderi delle trincee e delle gallerie che sono state realizzate nel periodo bellico. Sul programma funzionale il progetto interpreta esattamente quanto richiesto dal bando tentando di comporre le singole funzioni in un insieme organico. Il carattere di esclusività (eccellenza) che il bando richiede è contenuto nel progetto come cifra sensoriale ottenuta attraverso una semplicità degli spazi interni, un controllo particolare delle viste verso il paesaggio circostante e l’utilizzo di materiali poveri che si accordano con il carattere del riparo di montagna.      L’edificio è organizzato su due livelli fuori terra e uno interrato: Al piano interrato sono collocati i locali di servizio all’attività principale quali spogliatoi per i lavoratori, la stireria/lavanderia, la cantina e un deposito. Si trovano inoltre la centrale termica e la centrale per il trattamento aria contigue al locale destinato a garage per il carico-scarico ricavato in prossimità dell’ingresso carrabile dal parcheggio esterno. Allo stesso livello (-7.00m) sono presenti anche degli spazi per l’accoglienza degli ospiti che possono accedere alla struttura anche da questo livello attraverso il parcheggio coperto; in particolare l’ingresso, il deposito sci e attrezzature, il blocco dei collegamenti verticali composto da scale e ascensore e la sala degustazione pensata come luogo di accoglienza e ritrovo. La dotazione di parcheggi per l’attività è assolta dal parcheggio esterno coperto collocato a ovest dell’edificio a quota -7.00m. Sono quindici posti auto accessibili dal percorso carrabile che collega la strada statale con l’interrato dell’edificio; percorso utilizzabile sia dagli ospiti della struttura che dal personale che dai mezzi per il carico e scarico.  Al piano terra (quota -4.00m) sono collocate le funzioni legate all’ospitalità quali il bar e il ristorante entrambi collegati alla cucina. L’ingresso principale avviene dal lato ovest in corrispondenza del bar e un accesso secondario è collocato sul fronte sud in corrispondenza della separazione tra bar e sala ristorante. L’ingresso di servizio per il gestore e i lavoratori si trova sul lato nord dell’edificio. In posizione centrale si trovano il blocco scale-ascensore e i bagni per il pubblico raggiungibili dal disimpegno. La cucina e il bar sono collegati con i locali di sevizio dell’interrato attraverso la scala situata in zona nord e accessibile solo dal personale. In corrispondenza della sala ristorante, all’esterno verso sud, è prevista una ampia zona pavimentata che può essere utilizzata sia dal bar che dal ristorante come superficie aggiuntiva all’aperto. Al piano primo (quota -4.00m) si trovano le sei stanze da letto con bagno e balcone che si affacciano sui lati est e sud dell’edificio e distribuite dal corridoio centrale al quale si accede attraverso le scale e l’ascensore che collegano con il piano terra e interrato. Nella zona nord dello stesso piano sono presenti due stanze per il personale con un bagno comune e mentre tutto la parte ovest del piano è occupata dall’appartamento del gestore. L’alloggio è composto da cucina-soggiorno, una stanza da letto matrimoniale, una stanza singola e il bagno accessibile dal disimpegno.

progetto di concorso riqualificazione Malga Fosse paolazzi calliariLa tecnologia da impiegare nella costruzione è legata alla scelta di perseguire il concetto di durabilità della costruzione che diventa un tema di particolare rilievo in questo contesto e per la tipologia funzionale a cui il manufatto è destinato. Il piano interrato è realizzato con murature perimetrali, muro di spina e strutture portanti verticali in calcestruzzo armato mentre le tramezze interne saranno in blocchi intonacati. Per il solaio del piano terra è prevista la realizzazione di una soletta piena in calcestruzzo armato. Tutte le pareti perimetrali dei piani terra e primo saranno realizzate in calcestruzzo armato con rivestimento esterno a cappotto mentre internamente è previsto il rivestimento con lastre di cartongesso con intercapedine idonea al passaggio degli impianti. Il muro di spina avrà un’anima strutturale in calcestruzzo e rivestito superficialmente con pietra di porfido a spacco. Per quanto riguarda il solaio del piano primo sarà realizzato con la tipologia del solaio misto legno-calcestruzzo e quindi composto da orditura lignea con sovrapposta soletta collaborante. La copertura sarà realizzata interamente in legno lamellare, idoneo pacchetto isolante e manto in lamiera tipo Cor-ten. Le tramezzature interne sono previste in tavolati di gesso rivestito a doppia lastra su struttura metallica e materassino isolante interstiziale mentre le pareti perimetrali saranno formate da intercapedine per l’alloggiamento degli impianti e finite con lastre singole di gesso rivestito. Per i materiali di finitura si prevede l’impiego del porfido nel rivestimento del muro di spina su tutte le parti a vista dai locali destinati al pubblico sia al piano interrato sia ai piani terra e primo. I pavimenti del piano interrato e piano terra saranno realizzati in battuto di cemento mentre per il piano primo si prevede l’utilizzo di tavole in legno di larice posate a correre. Nei bagni e nella cucina si prevede il trattamento delle superfici con smalto impermeabile in modo da rendere le superfici verticali impermeabili e lavabili. I serramenti esterni saranno in legno di larice naturale accoppiati con acciaio Cor-ten e nelle stanze da letto saranno istallati dispositivi di oscuramento interni. Relativamente alle particolari soluzioni adottate si evidenzia l’utilizzo di alcuni dispositivi architettonici ritenuti necessari a sottolineare i punti significativi dell’edificio e altre soluzioni di impianto che mettono in relazione l’edificio con il suo intorno. In particolare i balconi esterni delle stanze da letto destinate agli ospiti saranno formati da manufatti in lamiera tipo Cor-ten sagomata, fissati alla muratura perimetrale e progettati in modo da inquadrare porzioni di paesaggio nella relazione interno-esterno. La bussola di ingresso posta in corrispondenza dell’entrata principale sul prospetto ovest sarà realizzata anch’essa con profili e lamiera tipo Cor-ten con una forma particolare che ingloba anche il muro in pietra che accompagna l’avvicinamento dell’ospite fin dall’inizio del percorso pedonale. Si propone l’utilizzo della lamiera anche negli arredi fissi presenti nel bar e nella sala ristorante in tutte le parti prossime al muro rivestito in pietra per sottolineare la scelta di essenzialità e rivalutare la forza dei materiali che derivano dalla roccia stessa che si calpesta e sono trasformati dall’opera dell’uomo. L’estrazione del minerale ferroso in età preromana era una attività presente e documentata sulle vicine montagne del Lagorai. La continuità del locale bar con la sala ristorante sarà interrotta utilizzando una vetrata posta in corrispondenza della doppia altezza che sottolinea l’attacco tra i volumi del blocco est e del blocco ovest. A questo proposito si osserva che la disarticolazione dell’edificio in due distinti corpi deriva dalla scelta di assecondare due allineamenti ritenuti importanti: l’allineamento del volume ovest (bar e alloggio) con il sedime della malga in modo da stabilire con essa una relazione almeno visiva; l’allineamento del volume a est con la linea di migliore esposizione al sole per massimizzare l’apporto di energia che da esso deriva. In merito alla scelta di realizzare un parcheggio esterno parzialmente coperto, si è ritenuto necessario ricavare uno spazio dedicato agli automezzi che fosse facilmente accessibile da tutti (quasi in piano dalla strada) e insieme consentisse di togliere il più possibile dalla vista i veicoli in sosta (anche quelli non legati all’attività in oggetto). La scelta di realizzare un progetto intorno al tema del muro/trincea ha suggerito di utilizzare un muro a secco particolarmente imponente nel percorso di avvicinamento all’edificio che si trasforma poi in struttura portante dell’edificio stesso. L’accostamento del muro con il vuoto sul parcheggio si ritiene possa determinare un segno leggibile anche a distanza e rendere più riconoscibile il manufatto. La riconoscibilità è anche garantita dalla forma delle coperture che, pur essendo impostate su una tipologia tradizionale si propone di interpretarla con geometrie non convenzionali. Per questo si ritiene che il progetto sia una soluzione che da una parte ricerca l’originalità e l’innovazione della forma, dall’altra rispetta la necessità forte di radicamento della forma nel particolare contesto di pregio paesaggistico.   La progettazione degli impianti è caratterizzata da alcuni principi guida e sono la elevata affidabilità, la manutentabilità, la selettività dell’impianto, la sicurezza, la efficienza massima e l’elevato grado di comfort. Per il riscaldamento degli ambienti si prevede l’utilizzo di un sistema misto costituito da pannelli radianti a pavimento integrati da un impianto di trattamento e condizionamento di aria primaria per ottenere un giusto equilibrio tra comfort interno e risparmio energetico. La centrale termica sarà alimentata a pellets mentre per la produzione dell’acqua calda sanitaria e come integrazione del circuito di riscaldamento è previsto l’impiego dell’energia solare termica attraverso l’uso di collettori solari posti in copertura. Allo stesso modo si prevede l’istallazione di pannelli fotovoltaici in copertura per la produzione di energia elettrica. L’impianto elettrico prevede un sistema illuminante a basso consumo, privilegiando luci a led e comunque a bassissimo consumo. L’approvvigionamento idrico è garantito dalla rete esistente. Per lo smaltimento delle acque reflue si prevede l’istallazione di una vasca a tenuta tipo Imhoff, opportunamente dimensionata ed adeguata alle esigenze dell’attività. Le acque meteoriche captate dalla copertura e dalle superfici impermeabili esterne saranno raccolte e successivamente disperse nel terreno con sistema idoneo

 

recupero rustico Pergine Valsugana

il progetto vuole intervenire in maniera leggera e non invasiva, mettendo in luce le caratteristiche costruttive originarie ed utilizzando materiali naturali e consoni con la particolare tipologia e l’ambiente circostante. La realizzazione del nuovo volume si rende necessaria per poter dotare l’edificio di un piccolo servizio igienico, limitando ad un breve tratto la demolizione dell’avvolto al piano seminterrato che vuole mantenere la stessa destinazione attuale. Il nuovo volume ricade come l’edificio esistente, nella fascia di rispetto stradale; la parte in ampliamento non si avvicina al ciglio stradale più della parte emergente dal terreno dell’edificio preesistente.
rustico pergine valsuganaI due avvolti a piano seminterrato saranno utilizzati come depositi agricoli: quello che ne vede un parziale utilizzo per l’inserimento della scala sarà usato come deposito per gli accessori d’apicoltore, seconda professione del marito della richiedente. Questo deposito è diviso dalla scala con una muratura in mattoni di calce espansa e comunicante tramite una porta. Un piccolo pianerottolo in parte ricavato nello spessore del muro esistente, introduce nel servizio igienico, dotato di una piccola apertura per un’aerazione naturale. Al fine di ottenere uno spazio salubre e sano, si prevede la realizzazione di un sistema di ventilazione naturale tra il terreno naturale e il pavimento/pareti realizzate in calcestruzzo armato. Il pavimento è realizzato sopra un cassero a perdere areato direttamente dall’esterno e collegato mediante dei tubi in plastica con le pareti laterali areate anch’esse grazie ad un pannello a maglia semi rigida in plastica e geotessile. Questo accorgimento unito alla realizzazione di un cappotto isolante ed una impermeabilizzazione bituminosa, permetterà un elevato grado di salubrità del locale.
Nel recupero del piano terra, si prevede la demolizione del muro centrale realizzando così un unico ambiente d’abitazione, dotato di idoneo servizio igienico ricavato nel nuovo volume realizzato al piano sottostante. La scala di accesso al servizio igienico è sormontata da un’altra scala in legno per raggiungere il piano del soppalco, non abitabile realizzato interamente con un pannello in legno strutturale. Il piano terra prevede l’accesso da nord, direttamente dalla proprietà della richiedente, mentre l’attuale accesso a sud sarà parzialmente tamponato, ricavandovi una finestra e mantenendo distinto il perimetro dell’attuale porta dal tamponamento esterno realizzato in legno. L’accesso prevede un balcone in legno, evitando la realizzazione di uno sbalzo in calcestruzzo e/o una diversa forma del servizio igienico sottostante che diventerebbe di difficile fruizione.
Si propone il recupero del balcone in legno (prospetto ovest) preesistente come si può evincere dalla documentazione fotografica. L’attuale finestra sarà trasformata in una porta finestra mantenendo la larghezza preesistente. Il piano di calpestio del balcone sarà realizzato con un tavolato in larice naturale, sostenuto a sua volta da travi sempre in larice posizionate nei precedenti fori. Il parapetto è proposto in acciaio, con profili verticali a sezione quadrata e corrimano realizzato con un “T”; tutta la struttura metallica sarà verniciata nel colore grigio scuro. Il solaio esistente ed il cordolo in calcestruzzo ben evidente nella documentazione fotografica saranno demoliti. Al posto del cordolo si prevede in parte una sostituzione sempre con un nuovo cordolo strutturale in cls e pietra a vista sull’esterno, necessario per un consolidamento statico dell’intero edificio; parte del cordolo invece sarà sostituito da un tamponamento in legno di larice naturale ancorato ad una struttura sempre in legno e coibentata. Questa scelta è adottata per uniformare l’uso dei materiali evitando strutture pesanti e non necessarie o
materiali commerciali di uso comune. Un rivestimento pensato e ritenuto consono con l’ambiente circostante.
La struttura del tetto, impostata su due capriate strutturali, è interamente in legno naturale; le travature secondarie sono accoppiate permettendo di mascherare dall’esterno il pacchetto isolante. L’esterno dell’edificio prevede una leggera scarifica del terreno per migliorare gli accessi agli avvolti al piano seminterrato, mantenendo murature e collegamenti esistenti sul lato sud. A fianco dell’ingresso sarà realizzato un breve tratto di scala in blocchi di pietra locale.

arredamento negozio

arredamento negozio albianoarredamento di un negozio (Famiglia Cooperativa di Albiano) in porfido, acciaio inox e legno di faggio. La scelta di questi materiali è stata dettata dalla volontà di valorizzare la filiera corta, dove certamente il porfido recita la parte principale.

L’intervento prevedeva la realizzazione di un atrio d’ingresso, di una scala interna di collegamento al piano superiore (ampliamento del negozio) ed un ascensore. L’atrio è statopensato come un luogo coperto di benvenuto, dove i clienti possano prendere il proprio carrello, l’ascensore, fermarsi a parlare, depositare l’ombrello. L’atrio è il filtro tra la piazza esterna e l’interno: è il luogo delle relazioni. Il progetto ha posto l’attenzione all’uso dei materiali, legandoli ad una valenza sia simbolica, sia di pratica utilità. La scala di accesso al piano superiore è stata realizzata in calcestruzzo e successivamente rivestita con le alzate e le fasce laterali in lamiera di acciaio satinato. Le pedate sono in porfido grigio con finitura spazzolata. I rivestimenti delle pareti sono realizzati con listelli in porfido e legno di faggio della stessa misura. La doppia altezza dell’ingresso mette in forte relazione i due livelli del negozio, garantendone un controllo visivo ed una continuità.

rivestimento parete in porfido e faggioFamiglia Cooperativa di Albiano di Trento