pubblicazioni

guida al sentiero dei vecchi mestieri da Grauno a Piscine di SOver

anno 2009: pubblicato il progetto del centro culturale Molin de Portegnach nel catalogo: “Costruire il Trentino  premio di architettura”. Progetto partecipante

 

 

 

 

 

anno 2004: pubblicato il progetto sistemazione interna Famiglia Cooperativa Albiano. Progetto partecipante

 

 

 

 

 

guida al sentiero dei vecchi mestieri da Grauno a Piscine di SOveranno 2013: pubblicato “Il sentiero dei vecchi mestieri da Grauno a Piscine di Sover – Le guide della Valle di Cembra n. 1”

(Mirko Amoroso, Roberto Bazzanella, Roberta Gottardi, M. Gabriella Gretter, Sergio Paolazzi, Gianni Piffer)

 

Concorso Sappada

sappada progetto concorso idee sergio paolazzi architettoHo partecipato al concorso di idee per il centro polifunzionale di Sappada. I concorsi di idee sono un’ottima occasione di confronto e crescita, che aiutano a ragionare sia sul futuro dell’architettura, sia sulle molteplici possibilità che ogni paesaggio offre come spunto di riflessione/progettazione. Per un buon progetto però serve anche del tempo per riflettere, del tempo per confrontarsi magari con altri progettisti e il giusto tempo per elaborare e rappresentare al meglio quanto si ha in testa!

Analisi del sito
Il sito di progetto è attualmente occupato da un edificio che ospita la scuola materna ed altri servizi rivolti al pubblico; tale edificio dovrà essere demolito. Il giardino della scuola è caratterizzato dalla presenza di alcuni abeti adulti e ben radicati, contenuto in un perimetro murario che presenta segni di degrado. A nord dell’edificio esistente una rampa contenuta da un muro è coperto da abeti e larici, mentre la rampa ad est è piantumata con diverse specie arboree, arbustive e cedue.
I lati sud ed ovest del sito sono limitati da strade di accesso al paese ed all’attuale edificio.
Altra caratteristica del sito è sicuramente l’esposizione rispetto al sole e l’assenza di elementi impattanti o di forte impatto ambientale nei dintorni. Si gode, infatti, di un notevole panorama sui monti circostanti, oltre a beneficiare per buona parte della giornata dell’illuminazione diretta del sole anche nel periodo invernale. Quest’ultima considerazione riveste particolare importanza visto che la quota altimetrica del sito è 1250 mslm.
Nelle immediate vicinanze troviamo la presenza di alcuni edifici tradizionali di notevole valore architettonico, caratterizzati come la maggior parte degli edifici alpini, da una costruzione in pietra e legno su due livelli. Al primo livello in pietra locale e calce si appoggia un piano costruito in legno e coperto con tetto a due falde; quest’ultimo è appoggiato, adagiato, sui setti perimetrali in pietra legati a calce.
Nei tamponamenti lignei perimetrali e sui ballatoi, si scorgono semplici ma eleganti intagli.
Questo tipo di costruzioni, pur presentando superfetazioni o interventi non sempre condivisibili, sono state prese come spunto di progetto ed elaborazione della proposta concorsuale.

Progetto
La proposta progettuale nasce dall’idea di intervenire sul sito in maniera non troppo invasiva, mantenendo o riprendendo alcuni elementi naturali e artificiali esistenti.
La possibilità di accesso a più livelli dovuta alla pendenza del lotto, è stata sfruttata per diversificare nettamente le varie funzioni richieste dal bando, con tre livelli di accesso ai vari piani edificati. Si è pensato di mantenere il giardino e gli abeti presenti nella parte sud/ovest, mantenendo quell’idea di integrazione e continuità con il bosco soprastante. Gli abeti garantiscono adeguata e piacevole ombreggiatura durante i mesi più caldi; nel periodo invernale invece garantiscono un filtro ai radenti raggi solari.

Primo livello: autorimessa e 118
L’accesso all’autorimessa è posto a lato della strada comunale Palù Milpa, a confine con il verde privato di pertinenza dell’edificio di abitazione esistente. Una pensilina triangolare ed inclinata copre lo spazio d’ingresso al parcheggio ed alle sale dedicate al servizio 118.
Si prevede la realizzazione di 27 posti auto disposti su un piano quasi completamente interrato. La posizione sud del piano è occupata dallo spazio destinato al servizio 118, con relativa sala, servizio igienico, spogliatoio, locali tecnici destinati alla gestione del centro polifunzionale e autorimessa. La sala è caratterizzata da un ampia vetrata garantendo una illuminazione naturale ottimale; per l’adeguata salubrità dei locali, le murature contro terra prevedono una intercapedine areata. Tutta la parte destinata al servizio 118 ha un’altezza leggermente maggiore rispetto all’autorimessa, anche per consentire un facile accesso all’autoambulanza.
Sul lato opposto e quindi a nord, è collocato il vano ascensore e la scala interna che conducono ai livelli soprastanti.

Secondo livello: centro diurno anziani
Il centro diurno è pensato come un luogo di aggregazione aperto al pubblico e non destinato solamente a fruitori anziani. L’accesso al piano è posto completamente a sud e sempre a lato della strada comunale Palù Milpa; una piazzetta pavimentata di circa 150 metri quadrati permette un comodo accesso ai locali interni, il parcheggio dei mezzi destinati ai diversamente abili e carico/scarico e l’accesso al soprastante giardino tramite una scala esterna.
L’ingresso è evidenziato dalla rotazione del muro in pietra che indica la porta di accesso;  un atrio alla stessa quota della piazzetta esterna conduce agli scalini e alla rampa di collegamento con gli spazi interni. A lato dell’ingresso una sala polivalente gradinata con 100 posti a sedere, da utilizzare anche per iniziative esterne è pensata come elemento filtro tra le attività interne del centro diurno e altre proposte destinate alla collettività.
Dalla sala, verso nord, troviamo la zona bar/relax illuminata da ampie vetrate e due corsie di gioco destinate alle bocce. Tutto questo spazio è a doppia altezza, sia per garantire un corretto gioco delle bocce, sia per dare maggiore ariosità e vivibilità agli spazi creati.
La scelta di realizzare due campi anziché uno è motivata dal fatto di poter proporre anche piccoli tornei, permettendo di gestire il tutto in tempi ragionevoli. La parte posta a nord di tutto il piano è occupata dai servizi igienici, uno spogliatoio/primo soccorso, un magazzino/deposito per le varie attività connesse al centro diurno e gli accessi agli altri livelli. Tramite il vano scale o l’ascensore è possibile accedere a dei luoghi filtro e quindi agli altri livelli. Una scala a ridosso della parete ovest conduce ad un livello intermedio (soppalco) destinato a locale video con relativo servizio igienico. Un taglio nel solaio permette una piacevole illuminazione naturale indiretta.
La flessibilità di questo spazio e la possibilità di un accesso indipendente, permette anche altri tipi di utilizzo, non necessariamente collegati all’attività del centro diurno.

Terzo livello: scuola materna e giardino
La scuola materna è concepita come uno spazio flessibile e molto luminoso, dove poter praticare tutte le attività previste per la formazione dei bambini in condizioni ottimali.
L’ingresso principale è sul lato nord: si accede direttamente dall’esterno o dall’atrio dei percorsi verticali interni. L’ingresso è lo spazio filtro tra interno ed esterno, fungendo anche da sala attesa per eventuali ospiti esterni.
Al centro del piano la sala polifunzionale a doppia altezza, dove possibile svolgere numerose attività ed accogliere, per esempio, i genitori dei bambini in occasione di feste o incontri aperti. L’illuminazione di questo spazio è garantito dalla vetrata posta a sud e da alcuni lucernari sulla copertura lignea. Questa sala è limitata a nord dalla muratura dei collegamenti verticali, ad est da una parete filtro con un corridoio ed a ovest dal muro divisorio della cucina e refettorio.
La cucina ha un accesso indipendente dalla strada esterna, agevolando in tal modo il carico e scarico di materiale; ma si evita così anche di interferire con le attività scolastiche concedendo un utilizzo autonomo anche a servizio delle altre attività interne alla struttura polifunzionale.  Ad uso esclusivo dei dipendenti della cucina un servizio igienico ed un magazzino deposito. Un montavivande collega la cucina con i due piani limitrofi.
Il refettorio con accesso dalla sala centrale, è a diretto contatto con la cucina, seppur diviso da una parete vetrata semitrasparente; un ampia vetrata si affaccia direttamente sul giardino. Sull’altro lato della sala centrale, dal corridoio si accede allo spogliatoio e servizi igienici dei bambini, alla sala insegnanti con annesso spogliatoio e servizio, alle due stanze dormitorio e alle due aule. Le aule sono collegate direttamente con la sala centrale polivalente e divise tra loro da una parete mobile permettendone una maggiore flessibilità. Come il refettorio anche le due aule hanno vista ed accesso diretto sul giardino.
Il giardino è pensato anch’esso come uno spazio flessibile, raggiungibile sia dall’interno della scuola materna, sia dal livello sottostante tramite la scala. Si presume che particolarmente nei periodi di chiusura della scuola, possa essere utilizzato anche come spazio pubblico o per le attività connesse alla struttura progettata. La parte ovest ed alla stessa quota degli spazi coperti è utilizzabile anche come orto didattico, almeno nei mesi più caldi.
Sul lato est, nel portico, è stata proposta una piccola gradinata dove potersi sedere ad assistere a piccole manifestazioni o lezioni all’aperto. La volontà di mantenere alcuni degli abeti esistenti, costringe a gradinare il giardino/parco, creando alcuni gradini di collegamento tra le due quote ed una comoda rampa.

Quarto livello: stanze e sale
L’accesso a questo livello è posto sul lato nord, a fianco di quello principale della scuola al piano inferiore. Come per l’ingresso al centro diurno, anche qui un muro inclinato indica l’ingresso.
Le due funzioni principali poste su questo piano sono divise dalla doppia altezza della sala polivalente della scuola materna con ingressi comunicanti ma separati.
La parte ovest è occupata dalle due sale polivalenti e dal blocco servizi e deposito. La sala principale ha la parete sud completamente vetrata, pensata come una quinta teatrale con vista sulle montagne prospicienti. L’altra sala ha una vetrata ad ovest con vista sulla valle ed il paese. Le sale hanno in comune una parete mobile, così da poter ottenere uno spazio unico in occasioni particolari quali mostre, seminari, convegni.
il blocco servizi a fianco dell’atrio è in posizione isolata rispetto alle sale e vicino al deposito a servizio delle attività di piano.
Il lato est è interamente occupato dalle dieci stanze con bagno destinate ad ospiti o dipendenti, tutte accessibili da corridoi. La particolarità di ogni stanza è data dall’ampia vetrata che permette oltre ad una illuminazione naturale, anche una piacevole vista sul paesaggio circostante. Il ballatoio esterno è pensato come un prolungamento dello spazio interno, ottenendo una zona coperta, protetta, indipendente ed esclusiva. Come sistema oscurante delle stanze, si propongono delle ante scorrevoli in legno, visibili nei render delle tavole di progetto.
La vetrata, verso l’interno, prevede un piano in legno che diventa seduta, appoggio, balcone per i fiori; posto dove appoggiare la valigia.
È stato creato sempre ad uso delle stanze, anche un angolo relax comune dove accogliere in maniera formale eventuali ospiti. Questo spazio è un volume in legno in aggetto con funzione anche di copertura dello spazio filtro tra la scuola e il parco.

Copertura
la copertura è da intendersi come un elemento ligneo in appoggio sui setti strutturali costruiti in calcestruzzo e pietra correttamente coibentati. L’idea di elemento aereo e appoggiato con leggerezza è potenziata anche dall’inserimento di vetri tra le travi, risultando e marcando la diversità con il resto della costruzione.

Materiali costruttivi
La struttura portante è composta da travi, pilastri e setti in calcestruzzo armato, pietra e legno.
Le murature  in pietra sia interne sia esterne, sono realizzate come murature a sacco (si veda particolare nelle tavole) dove i paramenti esterni in pietra a spacco sono legati e realizzati contemporaneamente al getto di calcestruzzo e lo spazio intercapedine è occupato da isolante termico nelle murature a contatto con l’esterno o parti non riscaldate, oppure vuoto dove non necessita un isolamento termico. Questo vuoto sarà quindi utilizzabile come cavedio per il passaggio delle tubazioni dei vari impianti. Le murature a contatto con gli ambienti freddi prevedono inoltre, in corrispondenza dei telai degli infissi, un taglio termico con pannello rigido isolante.
Il piano a parcheggio è realizzato completamente in calcestruzzo, non necessitando di particolare climatizzazione.
le pareti in legno possono essere anche strutturali e se a contatto con l’esterno sono pareti coibentate.
Le vetrate antisfondamento sono tutte con triplo vetro con telai a taglio termico in legno e alluminio.
le pareti interne quando non realizzate in pietra e calcestruzzo sono previste in legno massiccio nei luoghi pubblici, trattate a cera anche per non utilizzare vernici o prodotti di difficile reversibilità. Tutti i blocchi servizi sono realizzati in pannelli traslucidi e semitrasparenti, pensati come elementi modulari per poter realizzare le pareti e gli accessori in maniera prefabbricata.
Tutte le pavimentazioni interne sono previste in resina; in legno nelle aule della scuola, le stanze degli ospiti, la sala polivalente nel centro anziani ed il soppalco/sala video.

Gellner, Mattei e il Cadore

enrico mattei e gellnerPassando per il Cadore, mi sono ricordato di Edoardo Gellner, architetto nato nel 1909 e scomparso nel 2004. Sono andato così, verso sera, a visitare il villaggio ENI da lui progettato e la magnifica chiesa progettata in collaborazione con Carlo Scarpa. Gellner è una figura poco valutata che merita sicuramente un posto molto in alto tra i maestri dell’architettura nazionale. Di tutto questo grande complesso mi ha colpito la qualità architettonica, l’inserimento nel contesto, l’essenzialità del costruito, l’uso raffinato di pochi materiali. Un uomo illuminato ha avuto il merito di affidare a Gellner questo importante incarico: Enrico Mattei.

concorso bz

sezione concorso bolzano

concorso idee bolzano architetto sergio paolazzi

PREMESSA
La proposta di progetto per il concorso si basa su due linee guida essenziali: la volontà di realizzare un edificio compatto e che trasmetta l’idea di solidità; l’idea di non realizzare una serie di uffici tutti uguali, ma caratterizzati da una diversità dell’elemento luce naturale  (finestra – vetrata).
DESCRIZIONE
la nuova costruzione, nel rispetto del bando, prevede l’allineamento con gli edifici esistenti lungo Via Renon con l’eccezione di un aggetto, libera interpretazione del tradizionale Erker.
La geometria complessiva di tutta la costruzione si basa su un modulo di base rappresentato da un quadrato di 330 cm che scandisce la distribuzione in orizzontale ed in verticale.
L’accesso delle biciclette, moto e macchine è posto sul lato sud/ovest, in posizione quasi nascosta dal basamento inclinato a confine con Via Renon. Tale accesso è affiancato da un vano coperto dove è posizionato un montacarichi per le biciclette, collegato con il relativo parcheggio interrato.  A fianco dell’accesso riservato ai veicoli, trova posto la centrale termica, dotata del necessario sistema di ventilazione naturale.
L’ingresso pedonale è rialzato rispetto al suolo come tutti gli edifici rappresentativi della Via ed è caratterizzato da un portico con due elementi di connessione al marciapiede: una rampa ed una scala.  Il portico è lo spazio coperto/aperto filtro tra il dentro/ fuori e sorta di prolungamento dell’atrio.
L’ingresso è caratterizzato da una vetrata che vuole simboleggiare la trasparenza della pubblica amministrazione oltre a dare la sensazione -una volta entrati- di una maggiore spaziosità dell’atrio. Dall’ingresso è quindi immediatamente percepibile l’ufficio dell’usciere sul lato destro mentre a sinistra il muro esterno si protrae all’interno dando forma e dimensione alla sala riunioni. Il sistema dei collegamenti verticali composto da due ascensori e da una scala, è centrale rispetto all’ingresso e quindi immediatamente percepibile da parte degli utenti. Un altro collegamento ad uso interno e pensato come scala di sicurezza per tutti i piani, è posizionato sul lato sud/est con uscita su  Via  Renon.
Di fronte all’ufficio dell’usciere è stata posizionata la sala dedicata ai bambini, completamente vetrata anche nella parte a ridosso del piano rialzato, permettendo così un controllo totale sia da parte dell’usciere, sia da parte dei genitori/accompagnatori nello spazio di attesa del piano rialzato.
Sempre su questo piano si trova la sala esami e la sala riunioni annessa e separata da una parete mobile. A fianco della sala riunioni è stato posizionato l’archivio, mentre gli spazi accessori richiesti si trovano a lato dell’ufficio dell’usciere. I servizi igienici destinati al pubblico sono stati collocati al piano rialzato in prossimità della zona attesa dell’ufficio informazioni. Sempre al piano rialzato una loggia illumina naturalmente la zona di attesa (senza affaccio nel rispetto delle distanze previste dal Codice Civile).
L’altezza di tutto il piano d’ingresso è di 346 cm, dando maggiore respirabilità ed ariosità rispetto ai piani superiori con un’altezza di 280 cm..
La distribuzione degli uffici ai vari piani rispetta quelle che sono le richieste del bando, sistemando ogni Ufficio sullo stesso piano mentre alcuni uffici dei direttori e rispettiva segreteria sono stati posizionati ai piani intermedi. Questi ultimi sono occupati anche dai servizi igienici e dagli archivi che sono quindi raccordati ai rispettivi uffici tramite una rampa di scale ed i due ascensori.
L’ufficio base è un elemento modulare di 253 x 555 cm per un totale di14 metri quadrati; permette quindi un’ottima flessibilità nel caso si vogliano realizzare uffici di dimensione maggiore. Tutti gli uffici sono caratterizzati da ampie finestrature che hanno superfici vetrate di varie geometrie. Infatti, partendo sempre da un elemento quadrato, la forma finale può variare; questa scelta non è solo stilistica, ma anche funzionale in quanto l’elemento finestra negli uffici pubblici come in quelli privati, è sempre caratterizzato da una personalizzazione contraddistinta. L’idea è quindi che, realizzato l’edificio, i dipendenti poi possano scegliersi l’ufficio in base alle proprie esigenze di luce. Tutti i serramenti prevedono un’apertura -in sicurezza- per il ricambio naturale dell’aria.
Al primo piano, lato nord/est, è proposta una terrazza praticabile utilizzabile come spazio ricreativo. Tutti gli altri piani hanno sullo stesso lato una piccola loggia, pensata come spazio per i tabagisti.
Alcune aree fotocopie sono state accorpate, proponendone sempre una per piano, indistintamente dal numero di uffici presenti. Questa è una scelta progettuale mirata ad un contenimento dei costi di gestione/manutenzione degli uffici pubblici.
Gli spazi di arrivo e di distribuzione di tutti i piani sono caratterizzati da atri, e a volte sono in comunicazione con i piani limitrofi; sono tutti, pur realizzati su un modulo di base, diversi. Questa diversità è voluta al fine di distinguere un piano dall’altro ed evitare per quanto possibile, una ripetitività.
L’ultimo piano è occupato dalla direzione ripartizione e da una sala riunioni che serve anche gli uffici del piano inferiore. Sempre all’ultimo piano è collocata l’area ricreativa pensata come luogo interamente vetrato ed immerso nel verde. Uno spazio di relax diviso tra parte chiusa e parte aperta e messo in relazione con i relativi servizi igienici ed un cucinino.
I tre livelli interrati sono occupati dagli spazi accessori previsti dal bando; la pianta del primo livello su via Renon è a filo del volume fuori terra, mentre i due livelli sottostanti sono realizzati fino al confine catastale.
TECNOLOGIE
Tra le tecnologie adottate si propone un tetto fotovoltaico ed una serie di pannelli per la produzione dell’acqua calda sanitaria che saranno posizionati sulla parte inclinata della copertura.
Un tetto verde invece, è proposto come copertura dell’area ricreativa, dando una sorta di continuità con il verde sottostante.
Si prevede il recupero delle acque meteoriche gestite tramite vasca e pompe nei piani interrati ed utilizzate per lo sciacquone dei servizi. E’ stata calcolata la possibilità di un recupero di circa 400 mc di acqua piovana determinata dalla piovosità media/annua in città che è di circa 700 mm. L’acqua recuperata copre la maggior parte del fabbisogno idrico per questo servizio.
Sempre la stessa fonte di recupero sarà utilizzata anche per l’irrigazione delle piante dell’area ricreativa. Il sistema di riscaldamento e ricambio d’aria è integrato nel pavimento rialzato, dove trovano alloggio anche tutti gli impianti di rete.
Tutti i sistemi di allaccio e connessione alle reti sono posizionati nelle pareti divisorie e nell’intercapedine del pavimento sopraelevato.
COSTRUZIONE
la costruzione prevede una struttura travi/pilastri/solai in calcestruzzo armato, come per le elevazioni dei piani interrati; i pilastri sono distribuiti lungo le murature perimetrali dell’edificio ed allineati al corridoio di distribuzione interna. La struttura modulare riprende la geometria distributiva degli uffici.
Le pareti esterne sono realizzate in pannelli di calcestruzzo armato ed isolate termicamente ed acusticamente per garantire oltre ad un comfort ottimale, anche un significativo contenimento della spesa energetica. L’elemento in aggetto e tutto il volume corrispondente prevede pareti esterne in legno isolate. La finitura interna delle pareti perimetrali è in pannelli di fibra di legno e resina. Le pareti divisorie di tutti gli uffici modulari sono realizzate in fibra di legno/resina e vetro. L’uso del vetro nelle pareti divisorie degli uffici garantisce l’illuminazione naturale dei percorsi, evitando per quanto possibile l’uso di luce artificiale.sezione concorso bolzano

Solo un’idea…